venerdì 28 marzo 2014

In gita con papà

Ciao amici!

Eccomi qua!

L’ultimo mese è stato molto intenso, grandi esperienze, nuovi lavori, nuova coinquilina.

Ma andiamo con ordine.

Vi avevo raccontato che mio papà mi ha fatto visita ai primi di marzo e con lui abbiamo visitato Sydney.

Cosa dire di questa città. Meravigliosa.

Finalmente ho potuto vedere dal vivo l’opera house, l’harbour bridge e la famosa spiaggia di Manley.

Sydney, è una megalopoli, con circa quattro milioni di persone. Probabilmente ha perso gran parte del fascino australiano che aveva un tempo, ed è diventata una delle città più globalizzate che abbia mai visto. Probabilmente insieme a Melbourne è uno dei posti dove più difficilmente si posso incontrare i veri australiani.

La comunità asiatica è quella più numerosa. Esiste una vera e propria città nella città, chiamata appunto China Town, ma anche in altre zone, ogni negozio, ristorante o bottega è di proprietà di cinesi, giapponesi, taiwanesi o coreani.

Questo naturalemte rende l’ambiente ricco di profumi e sapori tipici dell’estremo oriente, è possibile cenare o fare la spesa a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il lato negativo è che come dicevo appunto, si è un po perso lo spirito australiano.

Probabilmente questo avviene solo nel centro della città, mentre, credo, nei quartieri residenziali più esterni, gli australiani  continuano ad essere la maggioranza.

Il primo giorno, dopo il nostro arrivo, abbiamo visitato la famosa Opera House. Per chi non la conoscesse è la “Scala” di Sydney. E’ impressionante, non enorme, ma ricca di fascino. Quando si immagina questa terra, subito si pensa a questa costruzione. Un po come da noi il Colosseo. Si può vedere da terra, dalla barca, dall’aereo o dalla torre che si erge nel centro della city. Questa torre, alta poco più di 250 metri circa, permette di vedere tutta la città dall’alto. E si può notare come la continuità di palazzi e case, ormai, non lasci molto spazio al verde. Quest’ultimo è rilegato ai parchi, che seppure enormi e bellissimi, ricoprono ben poca area.

Sicuramente una delle zone da visitare è il darling harbour, una baia, che ospita il musei navale e una zona commerciale. Con nostra grande gioia e fortuna, proprio la sera del nostro arrivo, uno spettacolo pirotecnico ha illuminato a giorno la notte!

Un’altra area da visitare è la zona delle blu mountain. Con mio rammarico non c’è stato il tempo per andare, ma rimane una meta sulla mia lista delle cose da vedere.

Maley, la spiaggia più bella di Sydney, in realtà non ci ha lasciato soddisfatti. Forse dovuto al fatto che le aree costiere del western Australia sono le più belle del continente.

Questa affollata baia, raggiungibile con mezz’ora di traghetto dal centro città, è la meta preferita dei surfer. E qua, per la prima volta, con iniziali scarsi risultati, ho provato a surfare. Ho noleggiato una tavola piccola e non vi è stato verso di alzarmi in piedi, dopodichè l’ho scambiata con una molto, ma molto più lunga e ampia e i risultati sono diventati da soddisfacenti ad apprezzabili!

Tornato nella mia Perth, ho subito acquistato il surf, e ora devo dire che riesco nel 70% dei casi a cavalcare le onde…

Il tempo con mio papà è volato, e dopo solo dieci giorni, l’ho dovuto riaccompagnare all’aeroporto, e così come è apparso è scoparso dietro le porte a vetri opacizzate della zona controlli documenti.

Il tempo per un bel po di shopping non è mancato. Sia per me che per lui. Mi ha praticamente rifatto il guardaroba e mi ha pure regalato il suo pc, dato che ne ha comprato uno nuovo super moderno. Infatti qua, complice il cambio favorevole, tutto il materiale elettronico costa un 30% in meno.

Mi ha anche regalato una borsa/zainetto della footlocker. Questa oltre che essere molto comoda ha rivestito un ruolo fondamentale in un fatto accaduto proprio oggi (28 marzo) che vi racconterò nel prossimo post, dedicato appunto a questo argomento.

 

Il giorno della sua partenza ho anche, insieme a quattro amici, fatto un mini road trip di 3 giorni a nord di Perth. Guidato per duemila km, e visitato posti come shark bay e Monkey Mia ( dove di solito si può nuotare con i delfini, non è stato il nostro caso, in quanto con immensa sfortuna, neanche uno di questi mammiferi acquatici è stato avvistato!)

E durante questo viaggio ho anche preso la mia prima multa con autovelox. 150 $ per eccesso di velocià. Il limite era 70 e viaggiavo a 84. Soli 6 km/h in più e la multa sarebbe stata superiore ai 350 dollari….

 

L’ultimo argomento da raccontarvi è il cambio di coinquilini in casa mia. Ismaele, il ragazzo italiano che viveva qua è andato via, ed è subentrata una proveniente dalla Germania.Inizialmente la mia paura di ritrovarmi un'altra tedesca come quella del mio viaggio era molta. Però da quel poco che ho potuto conoscerla, non sembra male. L’ho potuta vedere poco in questi giorni perché da una settimana o poco più, ho iniziato a lavorare in un ristorante come aiuto cuoco e lavapiatti. Il lavoro è veramente una m…., ma lo stipendio è buono, le ore, sono molte e quindi per ora va bene. Questa mattina ho avuto anche l’opportunità di mostrare le mie doti da barista in un colloquio presso un bar fronte mare. E anche qua sono stato assunto. Alla faccia di chi dice che in Australia non ci sia lavoro. Ora devo prendere una decisione. Continuare al ristorante, passare al bar o se gli orari non dovessero coincidere, lavorare in tutte e due i posti.

Questa cosa, anche se mi renderebbe molto “ricco”, dall’altra parte, mi porterebbe ad un esaurimento prematuro. Vediamo, magari potrei fare entrambi i lavori un paio di mesi e poi lasciare quello che mi soddisfa (anche economicamente) meno. Vediamo!

Ultimissima notizia, da domenica inizio la scuola di surf. Ho prenotato quattro lezioni. Vedremo se riesco un po a migliorarmi!

Ciao a tutti e a presto con il nuvo post. Questa volta vi racconterò un lato negativo dell’Australia.

 

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